Leonardo Cecchi
Chi sono
30 anni, nasco toscano ma di famiglia orgogliosamente ibrida (babbo toscanissimo, mamma tosco-ponzese-romagnola). Sono altresì di lunghissima, e fiera, adozione romana, dato che vivo nella Capitale da quando ho 5 anni.
Laureato in Storia e Politica, ho poi studiato Sicurezza delle infrastrutture critiche e Management della Pa.
In passato mi sono occupato di progettazione app su tema cittadinanza attiva e Terzo settore come socio di una startup. Sono stato poi Responsabile della Comunicazione della Fondazione De Gasperi, fondata dalla figlia di Alcide De Gasperi, Vice responsabile e Social Media Manager del Partito Democratico. Collaboro come blogger con l’Espresso e l’HuffPost.
Faccio politica sin da ragazzo. Iscritto e militante al Pd da quando avevo 19 anni, chiedo ancora consiglio al mio primo segretario di circolo perché è giusto così. Dopo una breve pausa, ho ricominciato nel 2019, sempre nel Partito Democratico.
Negli anni ho imparato a comunicare sui social, attività grazie alla quale ho costruito un mio pubblico, attraverso il quale promuovo i temi e le battaglie che mi stanno a cuore. Una di queste è il Reddito alimentare, una misura che contrasta spreco e povertà alimentare. Su di essa, ho fondato un Comitato, che ho l’onore di presiedere.
In cosa credo
Credo nel progresso dell’uomo e della società. Progresso umano, culturale, sociale ed economico, ma anche etico.
Per questo credo che per uno Stato il primo dovere sia quello di proteggere le fragilità, in ogni loro forma, da quelle lavorative ed economiche passando per quelle sociali e sanitarie. Perché facendolo, proteggendo chi senza legge verrebbe “divorato” dalla competizione feroce e dal mors tua vita mea, allontana l’uomo dalla natura predatoria che spesso dimostra avere e prova la nobile intenzione di elevare la società stessa.
Sono di sinistra, ma con le mie particolarità. Riconosco il valore dei diritti civili, ma credo che quelli sociali ed economici, del lavoro, del welfare e della mobilità sociale, debbano tornare centralissimi nel mio schieramento. Perché a pancia vuota e senza futuro non si progredisce in niente. La tutela del lavoro, in questo, è per me molto importante. Così come la lotta agli egoismi e gli individualismi feroci che si applicano nella società e nell’economia, in genere qui con dottrine liberiste o di estremismo radical-liberale.
Sono un patriota, repubblicano mazziniano e garibaldino, che ha studiato, morbosamente, la storia d’Italia da cima a fondo. Dal periodo preromano a quello contemporaneo. Credo infatti che il patriottismo sia un grande valore e possa – anzi debba – tornare un punto di riferimento della sinistra.
Credo nel valore dei simboli, primo tra tutti quello della Repubblica, lo Stella d’Italia. Anche per questo mio pallino, sul tema religione sono laico ma non laicista.
Non considero il tema della sicurezza un tabù della sinistra, anzi. Credo invece che tornare ad occuparsene, senza le demagogie della destra e anzi dimostrando la loro vacuità, sarebbe insieme alla tematica del lavoro un’occasione d’oro per riavvicinare il popolo al centro-sinistra.

Blog

Rider e quel caporalato cittadino di cui nessuno si sporca – ma che sporca i diritti
Qualche giorno fa ho avuto modo di scontrarmi con una realtà di cui, sino

Giustizia alimentare: perché non morire di fame è un diritto.
di Gianluca Dodero Da cattolici, bisognerebbe essere ispirati costantemente dalla Parola di Dio, e

Il diritto alla salute degli animali domestici è anche un diritto alla salute psicologica di milioni di persone
Il 14 aprile è stato finalmente firmato il decreto che consentirà a tutti i